COS’È
Le trasformazioni del territorio e gli interventi edilizi sono soggetti a permesso a costruire da parte dell’amministrazione comunale o denuncia autonoma del titolare (Segnalazione Certificata di inizio di Attività – Scia). La manutenzione ordinaria è soggetta alla sola comunicazione preventiva. Il tipo di intervento determina il tipo di abilitazione necessaria. Ogni qualvolta si voglia realizzare un’opera che comporti una trasformazione urbanistica ed edilizia definitiva nel territorio comunale è necessario richiedere un permesso a costruire. Il permesso a costruire, in particolare, è richiesta per la seguente tipologia di interventi, di cui all’art.78, comma 1, della L.R. 1/2005:
- interventi di nuova edificazione;
- realizzazione di opere di urbanizzazione primaria e secondaria;
- realizzazione di infrastrutture e di impianti, anche per pubblici servizi, che comporti la trasformazione in via permanente del suolo edificato;
- realizzazione di depositi di merci o di materiali e di impianti per attività produttive all’aperto, che comporti l’esecuzione di lavori cui consegua la trasformazione permanente del suolo inedificato;
- interventi di ristrutturazione urbanistica;
- addizioni volumetriche agli edifici esistenti non assimilate alla ristrutturazione edilizia.
DOVE RIVOLGERSI
Per informazioni e competenze: Servizio Urbanistica
Presentazione comanda di concessione: Ufficio Protocollo
QUANDO
In orario di apertura al pubblico
REQUISITI
Proprietà del terreno o del fabbricato o chi ne abbia titolo
COSA OCCORRE
- Domanda su modulistica del Comune di Radda in Chianti in allegato
- Piante, prospetti e sezioni in scala appropriata firmata e timbrata da tecnico abilitato, come meglio espletato nel Regolamento Edilizio del quale sotto si riporta un stralcio dell’art. 15:
“
1. Per eseguire gli interventi soggetti a concessione l’interessato deve presentare domanda al Comune, in bollo, contenente, l’oggetto, le generalità del richiedente avente titolo, del proprietario, se diverso, del progettista e del direttore dei lavori; per questi ultimi è indicato il numero di iscrizione all’albo o elenco di legge.
2. Se il richiedente non è proprietario dell’area o del fabbricato, alla domanda dovrà essere allegata la dichiarazione di assenso del proprietario.
3. Per gli immobili appartenenti a persone giuridiche la domanda di concessione deve essere sottoscritta dall’organo che ne ha legale rappresentanza.
4. La domanda di concessione deve essere corredata dalla documentazione dello stato di fatto, di diritto e di progetto.
5. Documentano lo stato di fatto:
a) Rilievo plano-altimetrico dell’area di intervento in scala 1:500 in caso di proposte urbanistiche e in scala 1:200 o superiore in caso di proposte edilizie, con le seguenti informazioni:
Stato di fatto di tutte le proprietà confinanti per una profondità di almeno 20 metri dal confine,
Destinazioni d’uso e caratteristiche dei fabbricati, anche accessori, delle aree scoperte e dei manufatti (piazzali, depositi di materiali, lavorazioni allo scoperto, pavimentazioni, giardini, specie vegetali di alto e medio fusto, tappeto erbosi, cordonature, ponteggi, ecc.), elettrodotti, metanodotti, fognature, pozzi,, acquedotti, recinzioni, accessi ed ogni altro particolare di rilievo,
Orientamento, toponomastica, quote altimetriche e planimetriche del terreno e dei manufatti esistenti;
b) Il rilevo quotato dei fabbricati interessati dall’intervento almeno in scala 1:100(comprensivo di tutti i piani, delle sezioni e ei prospetti con l’indicazione delle destinazioni d’uso e delle proprietà);
c) Per gli edifici notificati ai sensi della Legge 01.06.1939, n. 1089 o esistenti al 01.05.1945 occorre anche una documentazione illustrativa dalla quale risultino:
L’epoca di costruzione e quella delle principali modificazioni;
La tipologia edilizia;
Le caratteristiche costruttive (strutture portanti, strutture portate, tipo e tessitura dei solai, presenza di elementi ad arco, volte ecc.);
Materiali impiegati;
Eventuali elementi decorativi significativi;
Stato di conservazione;
La documentazione storica necessaria a giustificare le scelte ed i criteri adottati nell’elaborazione del progetto;
d) Documentazione fotografica, con positive formato minimo 13 x 18, estesa anche agli elementi circostanti e/o contigui e comunque utili per valutare i rapporti ambientali;
e) Ogni altro elemento atto a chiarire lo stato dei luoghi preesistente all’intervento.
6. Documentano lo stato di diritto:
a) stralcio delle tavole dello strumento urbanistico vigente che interessano direttamente l’intervento, con evidenziata in rosso l’area d’intervento;
b) il certificato che indichi tutte le prescrizioni urbanistiche ed edilizie riguardanti l’area o gli immobili interessati;
c) estratto autentico della mappa catastale o tipo di frazionamento non anteriore a tre mesi;
d) foglio di partita attuale da cui risulti la proprietà dell’immobile oggetto di intervento non anteriore a tre mesi;
e) ogni atto di trasferimento di diritti reali sull’immobile intervenuto successivamente e non ancora risultante sul foglio di partita attuale.
7. Documentano lo stato di progetto gli elaborati tecnici necessari e sufficienti ad illustrare compiutamente l’opera da realizzare ed in particolare:
a) piante in scala non inferiore a 1:100 di tutti i piani e della copertura dell’opera con le seguenti indicazioni:
destinazione d’uso dei locali;
quote planimetriche ed altimetriche;
dimensioni delle aperture
ubicazione degli apparecchi igienici;
ubicazione e caratteristiche di canne fumarie e canne di aereazione forzata;
ubicazione e caratteristiche di scale, collegamenti verticali in genere, ascensori, montacarichi; gli ingombri di questi elementi e dei volumi tecnici devono essere riportati su tutti gli elaborati grafici per controllare il buon ordine dei medesimi;
ubicazione e caratteristiche degli scarichi verticali, dei pozzetti d’ispezione delle acque meteoriche, delle acque di scarico, chiare e nere ed eventualmente di quelle industriali e di qualsiasi altro impianto di depurazione, delle condotte interessate fino all’immissione nella fognatura pubblica o altro luogo autorizzato;
strade e parcheggi;
pavimentazione delle aree scoperte, recinzioni, ingressi, arredi fissi, cordonature, tappeti erbosi, piante di alto fusto con indicazione della specie;
materiali del manto di copertura, andamento delle falde, camini, gronde, punti di calata, ubicazione, estensione e tipo di lucernari;
b) nel caso di edifici costituiti da ripetizioni di cellule tipo, è consentita la presentazione di piante generali in scala 1:200, corredate da piante singole cellule in scala 1:100. Se l’opera progettata è comunicante con altri fabbricati (anche di diversa proprietà) gli elaborati di progetto devono rappresentare anche questi edifici;
c) sezioni quotate in scala 1:100 dell’opera in relazione all’ambiente circostante, alle larghezze delle strade e degli altri spazi: le quote, riferite al piano di campagna originario ed al piano di campagna modificato, dovranno indicare le dimensioni complessive dell’opera e delle principali parti esterne ed interne, l’altezza netta dei piani, lo spessore dei solai, gli sporti delle parti aggettanti, i colmi delle parti al di sopra della linea di gronda. Le sezioni saranno non meno di due, una trasversale ed una longitudinale;
d) disegni, a semplice contorno, sempre in scala 1:100, di tutti i prospetti dell’opera progettata, ivi comprese anche le coperture, completi di riferimenti alle cose circostanti, a terreno ed alle sue eventuali modifiche; se l’edificio è aderente ad altri fabbricati, i disegni dei prospetti dovranno comprendere anche quelli delle facciate aderenti; disegni in scala opportuna dei particolari dei prospetti, con indicazione dei materiali previsti, ringhiere, infissi, etc.;
e) planimetria dimostrativa delle opere di urbanizzazione previste quali strade, fogne, servizi, quote altimetriche di progetto e con il corredo eventuale di sezioni e particolari. Devono essere indicati i punti di raccordo con le reti pubbliche e, in loro mancanza, le caratteristiche di provvista, evacuazione ed uso delle opere in oggetto; con apposita grafia verranno rappresentati i distacchi, che l’edificazione deve mantenere da elettrodotti, metanodotti, fognature, pozzi, acquedotti, etc.;
f) computo degli indici e dimostrazione del rispetto delle prescrizioni urbanistiche;
g) la relazione che illustri le caratteristiche strutturali e tipologiche ed i sistemi tecnologici adottati per i vari impianti:
per interventi sul patrimonio edilizio esistente deve risultare la compatibilità dell’intervento richiesto con le condizioni fisiche del manufatto, illustrando in particolare le metodologie d’intervento, le eventuali possibilità di recupero e reimpiego dei materiali originari, le tecniche da usare per la sostituzione delle strutture esistenti ed il rapporto con le prescrizioni specifiche degli strumenti di piano vigenti. La relazione deve anche specificare, se del caso, il rispetto dei requisiti tecnici necessari per l’ottenimento di determinati finanziamenti stabiliti dalle leggi vigenti;
per i fabbricati a destinazione produttiva la relazione deve indicare le lavorazioni praticate, i materiali trattati, depositati, prodotti o eliminati, gli scarichi liquidi, solidi ed aerei con i relativi impianti di depurazione e l’energia sfruttata, le caratteristiche dei rumori prodotti, le quantità di acqua e relative fonti di approvvigionamento;
h) la relazione geologica geotecnica, o quanto stabilito dalle leggi e regolamenti vigenti; questo elaborato deve essere firmato da un tecnico abilitato nelle apposite discipline e regolarmente iscritto all’albo professionale.
”; - Relazione sul risparmio energetico firmata e timbrata da tecnico abilitato ex L. 10/1991 e s.m.i.;
- Progetti degli impianti elettrico, idrico, termosanitario, condizionamento ex D.M. 37/2008;
- Relazione sull’impatto acustico firmata e timbrata da tecnico abilitato o dichiarazione ex D.L. 70/2011;
- Verifica dei rapporti aereo illuminanti ex D.M. 5/7/1975 o eventuale richiesta di deroga ex art. 39 Regolamento Edilizio;
- Eventuali pareri di altri enti coinvolti;
- Ricevuta del versamento sul C.C.P. n° 12267530 intestato a Comune di Radda in Chianti – Servizio di Tesoreria, a titolo di diritti di segreteria;
- Domanda su modulistica del Comune di Radda in Chianti, disponibile sul sito;
- Comunicazione per la gestione delle terre e rocce da scavo, ex art. 186 del D.Lgs 152/2006 al Servizio Ambiente di questo Comune;
- Ricevuta del versamento sul C.C.P. n° 12267530 intestato a Comune di Radda in Chianti – Servizio di Tesoreria, a titolo di diritti di istruttoria (Delibera C.C. n° 6 del 13.03.1999), di € 105,00 per interventi senza aumento di volume,€ 130,00 fino a 500 mc., € 155,00 da 501 a 1000 mc., € 415,00 oltre i 1000 mc. di aumento di volume;
COME
- Il proprietario o l’avente titolo trasmette o consegna la domanda all’Ufficio Protocollo
- L’Ufficio Protocollo trasmette la domanda al Servizio Urbanistica.
- Il Servizio Urbanistica procede alla verifica della domanda.
- L’ufficio può richiedere eventuali documenti integrativi. In questo caso, il termine di emissione del parere decorre dalla data di presentazione della documentazione integrativa.
- L’Ufficio Urbanistica emette il parere entro i 60 giorni successivi la ricezione di tutti i documenti e, se positivo, rilascia la concessione entro i successivi 15 giorni.
SPESE
Marca da bollo (16,00 €), più oneri di urbanizzazione e diritti di segreteria, secondo il tipo di intervento
TEMPI
- Entro 15 giorni dalla presentazione della domanda vengono richiesti i documenti integrativi
- Entro 75 giorni dalla presentazione della domanda, o della documentazione integrativa, se necessaria, viene rilasciata la concessione (i termini indicati possono essere raddoppiati in caso di proggetti particolarmente complessi con comunicazione all’interessato)
RESPOSABILE DEL PROCEDIMENTO
arch. Fausto Bulleri
SETTORE
Ufficio Tecnico – Urbanistica
NOTE
Trasformazioni o interventi senza lo specifico atto abilitativo o in difformità dello stesso determinano differenti sanzioni sia amministrative che penali.
NORMATIVA DI RIFERIMENTO
L.R. n.65/2014
L. n.1150 del 17.8.1942
L. n.10 del 28.1.1977
L.R. n.5 del 16.1.1995 Piano Regolatore Generale Regolamento Edilizio Unico Comuni del Chianti Senese
L.R. n.59 del 21.5.1980
L. n.13 del 9.1.1989
D.M. n.236 del 14.6.1989
L.R. n.64 del 14.4.1995
L. n.46 del 5.3.1990
L.R. n.13 del 2.4.2002
Pagina aggiornata il 30/10/2023